Filmippo |
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| "come in ogni altro sentimento nei Balcani, non esiste solo gioia o solo tristezza. Per questo nell'arte drammatica non ci sono stati generi puri, tutto era contaminato, e le persone qui hanno imparato che le grandi cose portano anche grandi preoccupazioni. Così di solito si preferisce evitarle. Tutto ciò che è grande ci annebbia la vista e ci pone in una situazione inquietante. Ma poiché le grandi cose arrivano, spesso indesiderate, e stravolgono la vita fin dalle fondamenta, nella storia di solito vanno a finire male le persone coerenti. La coerenza nei Balcani si mantiene con difficoltà, perché qui gli esempi di comportamento, come pure il sistema delle note, sono stati importati da luoghi lontani. Da occidente e da oriente. Così quando arrivano cambiamenti non annunciati, nessuno ci avvisa, motivo per il quale nella storia o facciamo la figura degli stupidi o facciamo delle grandi porcate. Da un giorno all'altro abbandoniamo i vecchi ideali, in nome di altri più alti e nuovi, e le mogli rinnegano i mariti perché, a un tratto, Tito ha detto che Stalin non è buono, mentre prima ci aveva insegnato ad amarlo. E moriamo con il nome di Stalin sulle labbra."
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