Quei Bravi Ragazzi, ovvero l'era dei dinosauri contenti

consiLLIO liber liber, sotto l'ombrellone cosa leggo mentre..

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Nathan Adler
view post Posted on 12/9/2007, 08:22




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“La balaustra di lontano sembrava quella di qualsiasi terrazzo, ma da vicino era poderosa…era la cimasa di una enorme scarpata che andava giù giù fino in fondo dove c’era una cosa che se fosse stata brutta, avrebbe potuto essere l’inferno tanto era profonda; ma era chiara, luminosa, liscia come un’altra piazza dentro la cornice di un lungo muricciolo e di due scalinate;quello era il gioco del pallone…
Per il gioco del pallone ci voleva un muro…A Treia c’era il muro, ma non fabbricato per il gioco, era il muro che sosteneva la più bella piazza pensile del mondo”


In "Giù la piazza non c'è nessuno" Dolores Prato racconta gli anni della sua infanzia a Treia.
La vicenda del libro è veramente singolare: è il suo primo romanzo uscito nel 1980, quando l'autrice aveva quasi novant'anni; si trattava, però, di un'edizione ridotta e corretta da Natalia Ginzburg.
Dolores Prato non riconobbe questa pubblicazione e preparò un nuovo dattiloscritto, che vide la luce solo diciassette anni dopo.

Di mio aggiungo: sono di parte, ma secondo me questo è uno dei libri meglio scritti che abbia mai letto. Un flusso di pensieri da farsi scorrere dentro che diventa, poco a poco, inarrestabile. Il tutto se vi piacciono le atmosfere malinconiche come piacciono a me.
 
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monty
view post Posted on 24/9/2007, 06:16




non è stato semplice, ma alla fine ho trovato il libro di genna
consiLLiato da maurino e filippo. Sono entusiansta per la devozione
del ragazzo nei confronti di james ellroy.
Il tempo di finirlo e gli dedico un topico.
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 24/9/2007, 16:28




a parte certi mattonazzi che tanto è inutile segnalare:

Derek Raymond-Come vivono i morti. Una volta tanto la mia sensazione è stata la stessa dei critici.

poi mi sto appassionando un sacco ai greci. troppo più divertenti. così ricchioni nel sangue, così ubriachi notte e giorno, così capaci di farti sentire parte di una tradizione superiore. non ci sono cazzi.

certo poi Aldo Busi con un titolo sintetizza un concetto platonico con grande scioltezza:
ci vogliono le palle per prenderlo nel culo.. vabbè.

 
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Filmippo
view post Posted on 16/6/2009, 11:29




Ed è di nuovo estate! :woot:

Ho già comprato:
"Pastorale americana" di Philip Roth
"Vaticano S.p.a." di Gianluigi Nuzzi
un altro di cui non ricordo il nome ma mi piaceva quello che c'era scritto in quarta di copertina

e vi dirò: sono tentato di comprare quello di Ancelotti, con la scusa che il ricavato va in beneficenza.
 
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monty
view post Posted on 4/7/2009, 08:16




ho preso in semieconomica Bambino 44, di tom rob smith
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 14/12/2009, 10:12




ovviamente non ho resistito e ho preso i Centodelitti di Scerbanenco, i racconti che scriveva dopocena :D

vabbè divorati una decina in rapida sequenza prima di dormire.... un vero maestro. capace di creare una storia in una pagina, di inventare personaggi ricchissimi senza dirti tutto però, te li fa portare dentro.
tensione continua.

inchino.
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 4/1/2010, 09:51




terminato la notte del Drive-In di Lansdale, in pratica Drive-In 1 e 2. un fanta horror pieno di personaggi e sitazioni divertenti.
varrebbe la pena di leggersi tutto il primo tometto solo ed esclusivamente per beccarsi le prime 30 pagine del secondo: tra le cose più divertenti che abbia mai letto. si ride proprio di gusto come poche altre volte... con la giusta cattiveria.
leggerò di lui almeno La sottilile linea qualcosa e un pai odella saga dei poliziotti (uno è nero e gay, mi sembra).

attaccato Trainspotting che divorerò.
 
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whipping boy
view post Posted on 4/1/2010, 10:18




CITAZIONE
uno è nero e gay, mi sembra

si
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 4/1/2010, 23:58




vi dico solo CHE DELIZIA questa introduzione di Raul Montanari alla raccolta Incubi-Nuovo Horror italiano, che egli ho curato. ok, sono sotto di bestia perchè (ueilà) da marzo seguirò il corso con costui e la cosa mi terrorizza non poco. ho letto una sola cosa sua e mi ha trafitto il cuore, tanto che chissà se leggerò altro per un po'. però questa introduzione mi è piaciuta e la copio, sperando di far cosa gradita:


In Danse Macabre (1981), Stephen King osserva che il racconto horror è essenzialmente un racconto di riconciliazione. Il polo apollineo (la ragione, la chiarezza, il buon senso, il quieto vivere quotidiano) viene insidiato da quello dionisiaco (scatenamento di forze nascoste, esplorazione del proibito, destabilizzazione) fino alla ricomposizione finale. Il mutante, l’estraneo, viene identificato, descritto, fatto agire, combattuto e alla fine distrutto. Perciò il genere horror ha certamente un aspetto conservativo: conferma lo status quo, le leggi “naturali” in cui viviamo o ci illudiamo di vivere, mostrandoci visioni delle orribili alternative che ci attendono se le abbandoniamo.
Se le cose stessero solo così, la conclusione sarebbe abbastanza deprimente: l’horror si iscriverebbe fra i generi della narrativa consolatoria, di puro intrattenimento, quella che dice al lettore: “Stai tranquillo, tu vai bene così come sei, tu sei normale, sei giusto; lascia che siano gli altri a cambiare. E se nella realtà che ti circonda si apre uno strappo, una lacerazione attraverso la quale intravedi qualcosa di inquietante o mostruoso, aspetta con fiducia: verrà un eroe a rimettere le cose a posto”. Questa descrizione aprirebbe una curiosa contraddizione con un dato di fatto: la stragrande maggioranza, se non la totalità, degli scrittori e dei registi cinematografici che praticano l’horror professa un’ideologia ferocemente antiborghese, da destra come da sinistra, e si propone, come obiettivo artistico e come orizzonte personale, una dura critica nei confronti della società, e in particolare delle sue ipocrisie, dei suoi conformismi, delle regole asfissianti che mirano a nascondere verità inammissibili sulla natura umana e le sue voragini.
Per fortuna, infatti, nell’horror c’è dell’altro. L’esplosione di energia del polo dionisiaco è centrale in questo tipo di narrativa, perché dà al lettore la possibilità di esercitare per procura – delegandole ai personaggi del racconto o del film – emozioni proibite, di riconoscerne in sé la presenza.
Il mostro sei tu. Il mostro sei anche tu
. Questa è l’altra faccia della medaglia, l’aspetto eversivo del genere, il veleno che viene sottilmente instillato nel mondo reale e che funziona come il liquido di contrasto che si usa in certi esami clinici: permette di vedere con chiarezza a volte spaventosa il problema di cui si era solo intuita la presenza. Rende visibile il disagio, il malessere, il conflitto che sentiamo agitarsi dentro di noi fra certi istinti selvaggi, incontrollabili, e la ragione che si sforza di dominarli. E se anche alla fine la ragione prevale, riconciliandoci con noi stessi e con le cadenze normali, rassicuranti, della nostra esistenza quotidiana, non potremo non confessare il piacere che abbiamo provato nel vedere manifestarsi queste forze oscure in tutta la loro potenza
http://www.raulmontanari.it/incubi.html
 
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Nathan Adler
view post Posted on 5/1/2010, 18:13




Il bosco degli Urogalli - Mario Rigoni Stern
il migliore
secco ma lirico come pochi
un gigante a cui ho avuto la fortuna di stringere la mano
e che non sarà mai rimpianto abbastanza

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massi78
view post Posted on 20/3/2010, 18:29




To Kill a Mockingbird di Harper Lee

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conosciuto in italiano come "Il Buio Oltre la Siepe" il libro di Harper Lee è uno capolavororne. Per chi non lo conoscesse, la storia, ambientata nell'America sudista degli anni '30, racconta attraverso gli occhi di Scout, una bambina di 9 anni, la società razzista e conservatrice dell'epoca. Non esiste una trama principale, ma diverse sottotrame s'intrecciano abilmente nel fluire lento dei giorni delle estati sudiste, e mentre Scout e suo fratello Jem piano piano scoprono l'età adulta, assieme al fido compagno di giochi Dill, cercano di scoprire il segreto della casa dei Radley e di 'Boo' il misterioso personaggio che la abita. Ma la tranquilla vita della cittadina viene infiammata dal processo a carico di Tom Robinson, un nero accusato di aver stuprato una donna bianca. Della difesa viene incaricato il padre di Scout e Jem, Atticus, padre e personaggio con la P maiuscola di fatto colonna portante del libro. I due ragazzi scopriranno l'odio e il razzismo del Profondo Sud e impareranno che è un peccato uccidere un usignolo.

Vincitore del Premio Pulitzer e considerato un classico della letteratura americana moderna Il Buio Oltre la Siepe (o To Kill a Mockingbird come diciamo noi che lo abbiamo letto in lingua, lettura difficile a tratti, ma davvero appagnate per apprezzare l'uso della ) è uno di quei rarissimi casi in cui è difficile decidere se sia meglio il libro o il film (con Gregory Peck nella parte di Atticus, indimenticabile). Io vidi prima il film e ho recuperato il libro solo adesso. Il consiglio è quello di recuperare entrambi nel caso ve li foste fatti scappare. Personalmente li considero imprescindibili.
Tralaltro caso piuttosto particolare, il film (probabilmente caso unico assieme a Dumbo) mi fa scattare la lacrima sempre immancabilmente ad ogni visione e sempre allo stesso punto. Ebbene anche il libro ha sortito lo stesso effetto, e sempre nel medesimo punto.
Problemi di noi emotivi.
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 25/3/2011, 10:08




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un briviso lungo un paio d'ore, il tempo necessario per leggerlo.
3 personaggi, tre binari che convergeranno, forse. tre caratteri nitidi, definiti, tre vite.

la morte, la vita che cambia, la paura, il passato.

stupendo.
 
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Nathan Adler
view post Posted on 25/3/2011, 11:14




non si vede
 
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jackal
view post Posted on 25/3/2011, 12:40




vabè matte sarà quello dell'avatarro!!!
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 28/3/2011, 16:09




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52 replies since 11/7/2006, 18:10   910 views
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