Quei Bravi Ragazzi, ovvero l'era dei dinosauri contenti

consiLLIO liber liber, sotto l'ombrellone cosa leggo mentre..

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Allyouneedislove
view post Posted on 11/7/2006, 18:10




sbircio i tanga che s'infilano proprio dove l'occhio vuole e il dente duole?

io dico Giuseppe Genna-Nel nome di Ishmael perchè così tutti sapranno che non siamo secondi a nessuno!!!!
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monty
view post Posted on 18/7/2006, 12:19




la morte paga doppio - james cain - adelphi

 
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Filmippo
view post Posted on 28/7/2006, 16:34




vi posso consigliare un bel libro per l'estate (o anche dopo)?
"Sotto il culo della rana (in fondo a una miniera di carbone)"

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(copio e incollo un commento che mi sembra abbastanza azzeccato)
"Essere sotto il culo di una rana in fondo a una miniera di carbone" è un modo di dire ungherese usato per descrivere una condizione di sfiga assoluta, estrema: quella con cui devono fare i conti i protagonisti di queste pagine, un gruppo di giovani nell'Ungheria degli anni Cinquanta.
La loro sfiga ha mille volti, uno più inquietante dell'altro: l'oppressione prima nazista e poi sovietica, i mille opportunismi individuali che rendono complicatissima l'esistenza, gli stanchi rituali di regime, l'incombente minaccia del servizio militare. I protagonisti di questa esilarante tragicommedia riescono a sfuggire al diffuso squallore della quotidianità (e dell'esercito) giocando a pallacanestro in una squadra di serie A, rincorrendo fanciulle e, più in generale, esercitando la nobile a laboriosa arte del non far niente.
Un libro che affronta, sorridendo, temi forti: la tragica assurdità della vita in una società stalinista, l'ambivalenza dell'amicizia, la disperazione e la ribellione di una generazione che si è sacrificata per le strade di Budapest nel '56.
 
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monty
view post Posted on 30/7/2006, 07:50




me lo segno a futura memoria, filo.
 
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Filmippo
view post Posted on 12/8/2006, 13:03




CITAZIONE (Allyouneedislove @ 11/7/2006, 19:10)
Giuseppe Genna-Nel nome di Ishmael

L'ho cercato stamattina da Feltrinelli, ma non ce l'avevano.
Mi hanno detto che è in ristampa.

Per l'estate, a parte quelli della pila dei "non letti", mi sono preso pure "denti bianchi" di Zadie Smithe e "le storie degli altri" di Anne Tyler.
Vedremo.
 
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Filmippo
view post Posted on 4/9/2006, 17:16




Ho preso anche "Nel nome di Ishmael".
Incredibile a dirsi, ma l'ho trovato a Celle!
Hanno finalmente aperto una libreria.

Invece splendido il libro di Anne Tyler nella sua semplicità.
Mi è piaciuto proprio tanto.
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 8/9/2006, 06:28




smack!!!!!

(oddio.. io ho trovato Non toccare la pelle del drago a Lefkada....).

tienimi informato!
 
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Filmippo
view post Posted on 8/9/2006, 09:36




ti informo subito: sono a più di metà libro e vorrei fermare il tempo per poterlo finire, che mi sta intrippando tantissimo.
Non esente da critiche, comunque, eh!
Un po' tanto macchinoso, n'est pas?
Vabbè ne riparleremo quando l'ho finito.
 
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Allyouneedislove
view post Posted on 9/9/2006, 14:14




sì, di sicuro. magari più che altro è molto strutturato.
che forse è un po' come dire macchinoso.
 
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Filmippo
view post Posted on 13/9/2006, 08:59




Finito stanotte, che non riuscivo a dormire.
Veramente avvincente.
Lo consiLLio anch'io.
(anche se - come già detto - non è esente da critiche; ma sono critiche di poco conto)
 
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Nathan Adler
view post Posted on 11/10/2006, 10:28




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Io invece consiLLio Fuoco, Vento, Alcol di Alessandra Montrucchio, di cui scrivo (anzi, copio e incollo :D ) l'incipit del risvolto di copertina.

A volte l'amore si intreccia coi libri. Un'autrice può innamorarsi di un ragazzo che non la ricambia per scrivere di lui, e trasformare un sentimento in un romanzo; una vedova può perfezionare il proprio dolore fino a procrastinare di anni e anni il suicidio; e un marito può scoprire di essere meno reale per sua moglie di un uomo che neanche lei conosce di persona. Altre volte, i libri tacciono delle storie. Collodi non ci ha mai detto quale vita abbia vissuto Geppetto nella balena, e primedonne come Cenerentola o La Bella Addormentata hanno oscurato le esistenze di sorellastre e castellani condannati al sonno. Altre volte ancora, le storie nascono da una sbronza, e chissà se sono vere o no. Il primo amore che riemerge dal mare del passato per poi affogare in un Bloody Mary, delle formiche che sciamano da sotto un lavandino o forse soltanto da una mente allucinata, un locale che è rimasto immutato per vent'anni ma potrebbe non essere mai esistito. E per nove volte, in nove racconti divisi in gruppi di tre, Alessandra Montrucchio narra il fuoco dell'amore, il vento delle favole, l'alcol nelle vene. Tre volte il numero perfetto per parlare di ciò che è imperfetto. Della magia e del disincanto di essere vivi.
 
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Filmippo
view post Posted on 20/10/2006, 11:35




se devo essere sincero, Matte, questa intro non mi ispira.
Se però mi dici che è un bel libro...
 
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Nathan Adler
view post Posted on 20/10/2006, 17:13




Ti dico solo che a me è piaciuto ;) .
Considera però che la prima volta che l'ho sentito m'è piaciuto pure l'ultimo singolo di nek :ph34r:
 
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Filmippo
view post Posted on 27/8/2007, 10:00




Finito di leggere pochi giorni fa, vi consiglio "Vergogna" di Coetzee.

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Molto bello.
Non vi dico niente della trama, perché secondo me è meglio.
Però sappiate che luilì ha vinto un oscar per la letteratura.
Non è un pirla, insomma.
 
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massi78
view post Posted on 27/8/2007, 10:59




gli ultimi letti:

dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente
di victor pevelin

contrariamente a quanto l'astruso titolo farebbe pensare (anche se assieme alla copertina è stata la molla che mi ha fatto decidere all'acquisto), è un libro estremamente scorrevole e molto divertente. cabala dei numeri, mafia cecena, new economy russa, sodomie, pokemon, e riferimenti letterari.
io ho apprezzato molto.


domani nella battaglia pensa a me
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di javier marias

memore di una menzione sul blog più apprezzato dai gay (LF+J ovviamente), ho deciso di comprarlo attirato dalla trama: un uomo al primo appuntamento a casa di una donna sposata se la vede morire fra le braccia nel giro di pochi minuti senza poter fare nulla. una storia affascinante, accompagnata da personaggi realistici e ben disegnati, e da una affascinante introspezione psicologica del protagonista. peccato per lo stile di scrittura di marias, elogiato de molti e stra-premiato, sicuramente molto personale, ma esageratamente confusionario, prolisso e contorto per i miei gusti. periodi lunghi mezza pagina con parentesi che si aprono a scatole cinesi in un flusso di coscienza continuo e quasi ininterrotto. di quelli che ti costringono a rileggere le ultime righe perchè ti accorgi di aver perso il filo.
comunque da leggere.
 
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52 replies since 11/7/2006, 18:10   910 views
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